sabato 10 maggio 2008

NESSSUN POSTO E' COME CASA TUA

Stamattina in soffitta ho trovato il mio vecchio libro sgualcito, letto per la prima volta in seconda media e poi riletto e riletto e recitato in terza media e di nuovo alla Natur Card con gli amici animatori per far divertire i bambini durante le serate dedicate agli spettacoli.
Credo che l'abbiate letto tutti almeno una volta. E' Il mago di OZ, sicuramente banale nella scrittura ma molto originale secondo me nella vicenda.
Mi piace rileggerlo a volte perchè mi immagino in viaggio su quel sentiero di pietre gialle, verso qualcosa o qualcuno che non so ancora bene chi è, o cos'è (e cosa potrà darmi).
La cosa più bella del viaggio è camminare accanto a degli amici che hai incontrato per vari motivi sulla tua strada. Ognuno di loro crede di avere bisogno di qualcosa che non ha e forse tu sei capitato lì con loro per aiutarli a trovare quello che cercano.
Un cuore (omino di latta) o forse la capacità di amare qualcuno o forse il desiderio di avere qualcuno accanto da amare (quanti amici mi hanno detto di volere questo "cuore").
Un cervello (spaventapasseri) per capire le cose che capitano intorno a te, o forse solo la capacità di aiutare con le tue capacità quelli che chiedono il tuo aiuto (quanti amici hanno teso la mano, perchè proprio da soli non ce la facevano).
Un bella dose di coraggio (leone) per affrontare anche quelle situazioni buie, dove si fa fatica a divincolarsi perchè noi siamo così abituati ad avere tutto chiaro e delle volte abbiamo bisogno che qualcuno ci dica forza, dai, su, non mollare, abbi un po' di coraggio ...
E poi in fondo c'è la voglia di tornare a casa (Doroty), che non senti mai tanto tua se non quando stai lontana per tanti anni di seguito. Sapere che partire è un po' morire, che il bello sta nel viaggio, che quel sentiero giallo ti porta in posti fantastici (nord sud ovest est), ti fa scoprire tanti amici nuovi, ma alla fine quello che desideri più di ogni altra cosa è ritornare da dove sei partito e dove sei cresciuto.
Non vi ho detto che parte facevo nella recita: ero Doroty ... mi sentivo Doroty ...
Com'era? Sbattere le scarpette per tre volte e dire ad alta voce NESSUN POSTO E' COME CASA TUA, NESSUN POSTO E' COME CASA TUA, NESSUN POSTO E' COME CASA TUA ...

1 commento:

Monica G. ha detto...

Ciao, sono capitata per caso sul tuo blog e volevo segnalarti che ho appena pubblicato la traduzione del secondo libro della serie di Oz. Se ti interessa puoi dare un'occhiata al sito dedicato al libro.